La Guerra dei set up alla 62^ Coppa Paolino Teodori

Il Campionato Italiano Velocità Montagna dalle 9 di domani, domenica 18 giugno, vivrà il suo sesto appuntamento in concomitanza con il FIA European Hill Climb Championship. Certo il duello Faggioli (Norma) - Merli (Osella). Lombardi, Di Fulvio e Vacca bene in vista sulle Osella, come Caruso e Francesco Conticelli su Nova Proto per contenere la concorrenza nazionale e continentale. Le due gare in streaming e diretta su ACI Sport TV (228 Sky)

Image

La 62^ Coppa Paolino Teodori ha acceso i motori e si annuncia ricca di emozioni. I protagonisti del sesto round di Campionato italiano Velocità Montagna e quinto del FIA European Hill Climb Championship, sono pronti alla sfida per i punti delle due massime serie. La prima delle due gare in programma sui 5.031 metri tra Colle San marco e san Giacomo, scatterà alle 9.00 di domani, domenica 18 giugno, seguirà la seconda salita competitiva che delineerà la classifica finale della competizione organizzata dal Gruppo Sportivo dell’Ac Ascoli Piceno.

Sarà una guerra dei set up tra i maggiori protagonisti delle due serie. Regolazioni anche minime e scelte di pneumatici per determinare la differenza decisiva. Miglior tempo della giornata di prove in 2’11”551 nella seconda salita, per Christian Merli su Osella FA 30 Evo, su cui trentino della Vimotorsport è dotato di pneumatici Avon. Un paio di secondi di differenza il gap indicativo di Simone Faggioli su Norma M20 FC Zytek. Sarà un duello per il successo in gara tra il leader europeo e quello del tricolore. Continueranno il loro avvicinamento anche il lucano Achille Lombardi (Osella PA 2000 turbo) e l’abruzzese Stefano Di Fulvio (Osella PA 30 Zytek), come il ragusano Franco Caruso sulla Nova Proto NP 01-2. Sebbene con tempi di solo riferimento, divisi da differenze molto sottili. Tra i protagonisti del CIVM da non dimenticare gli avversari di alto livello della serie europea. Diego Degasperi, Giuseppe Vacca, Luigi Fazzino ed il rientrante Domenico Scola sulle Osella; Francesco Conticelli e Samuele Cassibba sulle Nova Proto, sono tutti nomi che si candidano alle parti alte della classifica. In gruppo CN il laziale Alberto Scarafone si è messo opportunamente in vista sull’Osella PA 21 Honda.

 

Image

Anche dalle auto coperte arrivano dei verdetti provvisori che lasciano presagire delle ottime sfide. Per Marco Gramenzi è la gara di casa e l’Alfa 4C spinta dal potente Judd ha adesso le carte in regola per esprimersi a dovere, come il teramano ha anticipato in prova.

In gruppo Gt Lucio Peruggini sulla Ferrari 488 in versione GT Super cup è apparso in ottima intesa con il tracciato e con la super car di Maranello, ma il romano Marco Iacoangeli è sempre molto minaccioso dopo i dati raccolti in prova e trasformati in regolazioni sulla BMW Z4 GT3.

Image

Il bresciano Luca Tosini su Peugeot 308 è stato il migliore interprete del tracciato in prova tra le TCR, anche se il pistard pugliese Francesco Savoia, anche lui sulla 308 francese, è ora al lavoro per risolvere una noia elettrica e prepararsi all’attacco in gara. Per il gruppo E1 il salernitano Alessandro Tortora sembra volere dettare legge sulla Peugeot 106 con motore sovralimentato.

Per la Racing Start Plus Giacomo Liuzzi ha mostrato ottima intesa con il tracciato già nella prima manche, ma poi è stato costretto ad alcuni straordinari con il Team SAMO dopo il cedimento di un giunto, mentre si fa sempre più minaccioso il leader milanese Gianluca Grossi sulla Renault Clio. Per i vertici di gruppo e per la classe 1.6 si è mostrato molto incisivo il messinese Salvatore Venuti sulla Peugeot 106 decisamente efficace, anche se l’abruzzese Fabio Titi su auto gemella ha avuto dei riferimenti assolutamente simili. Giovanni Angelini su MINI ha ottenuto il miglior riscontro di gruppo RS Cup, dove la Tarantina Anna Maria Fumo su Peugeot 308 continua ad essere sempre più pungente.

Anche in prova differenze quasi nulle in RS tra il padrone di casa Matteo Gabrielli ed il pugliese Marco Magdalone, entrambi sulle Peugeot, poi la giovane Selina Prantl che sulla MINI ha preso rapidamente confidenza col tracciato.